YAWP Festival - in piedi sui banchi di scuola

evento

Yawp Festival - in piedi sui banchi di scuola

Il 4 dicembre 2024 la Fondazione Francesco Morelli lancia la prima edizione di YAWP Festival, un evento a partecipazione gratuita e aperto alla città (a cura di Benedetta Marietti) che raccoglie al suo interno:

1. un omaggio a Francesco Morelli e alla sua figura di imprenditore culturale;

2. una presentazione della Fondazione che porta il suo nome, che si apre al pubblico;

3. riflessioni sul ruolo della scuola oggi e sulla necessità di una rivoluzione educativa attraverso workshop e lectures di Fondazioni e di relatori appartenenti al mondo culturale

tema

E risuona il mio barbarico yawp sopra i tetti del mondo, Walt Whitman, Song of Myself

Yawp è un termine tratto da una celebre poesia di Walt Whitman, diventato simbolo di una visione controcorrente in campo educativo grazie al film L’attimo fuggente; intraducibile in italiano, yawp è un urlo liberatorio dal dolore dell’esperienza vissuta e un’incitazione a prendere in mano il proprio destino e ad agire per incontrare la propria autenticità e cambiare la realtà delle cose.

• Qual è il ruolo della scuola in un mondo che ci pone sfide sociali, ambientali ed economiche sempre più complesse?

• Quanto è importante che l’insegnamento si adegui ai cambiamenti in atto, fornendo alle nuove generazioni gli strumenti per guardare al futuro con desiderio e speranza?

• Quali esempi di didattica innovativa possono risultare utili per gli insegnanti, per i giovani, e più in generale per chi si occupa di scuola?

• E’ possibile influenzare il dibattito pubblico su un tema così importante?

YAWP Festival costruisce una riflessione su questi interrogativi approfondendo il ruolo della scuola e lo sviluppo della formazione nella contemporaneità, e valorizzando l’inclusione, l’equità sociale e la sostenibilità umana, culturale e ambientale.

Purtroppo non è più possibile registrarsi, ma l'accesso è libero fino ad esaurimento posti, ti aspettiamo!

Attività

La mattina, è dedicata a workshop per studenti del liceo, studenti e alumni IED, progettati e tenuti da importanti Fondazioni che si sono distinte per la loro attività in campo educativo

Fondazione Agnelli

www.fondazioneagnelli.it

Six-Bricks & Matabì: Alleniamo le abilità spaziali giocando
Attraverso un workshop pratico con i mattoncini LEGO®DUPLO® si scoprirà il metodo Six Bricks ed il progetto Matabì. Durante il workshop oltre alla base teorica verranno proposti semplici esercizi o attività di esempio nelle diverse aree applicative. A cura di Maria Giulia Ballatore e Albuja Mieles Genesis Thamara.

Fondazione Reggio Children

www.frchildren.org

Lo spazio parla, come ascoltarlo.
Lo spazio parla, sempre.
Parla delle persone che lo abitano, delle loro intenzionalità, ha un linguaggio silenzioso e potente. Lo spazio educa, con le sue forme, con i suoi allestimenti, con la luminosità, con i colori e i profumi che offre.
Lo spazio, inteso come ambiente di apprendimento, si qualifica per le relazioni che riesce a generare tra gli esseri viventi, i simboli culturali, l’invisibile.
Progettare un ambiente educativo significa quindi intrecciare elementi di pedagogia e architettura, di design e di antropologia, coinvolgendo aspetti sociali, culturali, politici in un approccio olistico e non frammentario ai saperi.

Fondazione Golinelli

www.fondazionegolinelli.it

L’impatto dell’ IA sulle attività di studio e lavoro: investigare il rapporto tra IA e creatività.                              L’intelligenza artificiale è sempre più accessibile e sta diventando una forza trainante in moltissimi ambiti. Come ogni strumento, può essere una preziosa risorsa se utilizzata con consapevolezza. In questo workshop, si esplorerà come l’IA possa arricchire le attività di studio e di lavoro, affrontando anche le fondamentali questioni etiche e sociali legate al suo impiego: dal rapporto tra IA e creatività ai rischi di pregiudizi algoritmici e di utilizzo dei dati.
A conclusione, verrà aperto uno spazio di confronto guidato per scambiare idee, domande e prospettive sull'impatto di queste tecnologie nella società.

Fondazione Francesco Morelli, a cura del Comitato Culturale Giovani

il Comitato Culturale Giovani è un organo composto da giovani studenti/alumni IED che si sono distinti per impegno in campo sociale. Ha il compito di fornire contributi, suggerimenti e pareri sui temi di interesse e sui progetti della Fondazione, in una dimensione di lavoro collaborativo e di partecipazione ai processi decisionali e progettuali. 

La potenza del cambiamento: dalla natura alla società, la forza che rinnova il mondo.

Una riflessione sulla capacità del cambiamento di modellare tanto i sistemi naturali quanto quelli sociali, evidenziando come sia il cuore pulsante di ogni trasformazione.


Ospiti

Il pomeriggio, aperto al pubblico, propone 4 ospiti, per condividere nuove visioni, esplorare esempi di innovazione in campo scolastico e riflettere sul ruolo della scuola oggi

Edoardo Albinati: scrittore, ha lavorato per trent’anni come insegnante nel carcere di Rebibbia, esperienza raccontata nel diario Maggio selvaggio (Rizzoli, 2018). Ha partecipato a missioni con l’UNHCR in Afghanistan, Ciad, Niger, Serbia. Nel 2016 ha vinto il premio Strega col romanzo La scuola cattolica (Rizzoli). Con Francesca d’Aloja ha scritto i reportage Otto giorni in Niger. Un diario a due voci (Baldini+Castoldi, 2018) e Vite in sospeso. Migranti e rifugiati ai confini d’Europa (Baldini+Castoldi, 2022).

Un laboratorio spaziale sulla terra

Che cosa dell’insegnamento in carcere può tornare utile alla scuola del mondo libero? Insegnare in una galera mette alla prova programmi, metodi, contenuti disciplinari, ma soprattutto la figura dell’insegnante e il senso stesso dell’insegnamento: se qualcosa, malgrado tutto, funziona là dentro, sopravvive a quelle sollecitazioni estreme, allora probabilmente funzionerà ovunque. Il carcere dunque come laboratorio, i suoi fallimenti e le sue scoperte delle utili guide per ogni tipo di scuola

Francesca Mannocchi: giornalista e scrittrice, si occupa di migrazioni e conflitti e collabora con testate italiane e internazionali. Ha realizzato reportage in Siria, Iraq, Palestina, Libia, Libano, Afghanistan, Egitto, Turchia, Ucraina, Yemen. Ha pubblicato: Porti ciascuno la sua colpa (Laterza, 2019), Libia (Mondadori, 2020), Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi, 2019), Bianco è il colore del danno (Einaudi, 2021), Lo sguardo oltre il confine (De Agostini, 2022) e Sulla mia terra (De Agostini, 2024).

Per esempio, la guerra

Negli ultimi anni, le guerre più recenti in Ucraina e in Palestina, in Siria e in Libano, in Afghanistan e in Iraq sono entrate nelle case degli italiani attraverso i tg, i social network, i giornali, i discorsi delle persone. Ma oggi di guerra si parla ovunque tranne che a scuola. Perchè   importante che le guerre contemporanee siano raccontate e spiegate ai giovani anche dai loro insegnanti e in che modo bisognerebbe farlo? Dando vita a un confronto che nasce dalle domande e dalle paure delle ragazze e dei ragazzi.

Rachele Furfaro: esperta di pedagogia dell’apprendimento cooperativo e di politiche culturali, è stata insegnante di ruolo della scuola primaria statale dal 1978 al 1991. Ha fondato e dirige dal 1985 le scuole attive “Dalla Parte dei Bambini”, oggi network di cinque sedi in altrettanti quartieri di Napoli. Dal 2017 è consulente strategico del progetto Webecome, programma nazionale di formazione per gli insegnanti delle scuole primarie. Dal 2013 ha avviato un progetto di rigenerazione urbana a base educativa nei Quartieri Spagnoli di Napoli, condotto dalla Fondazione Foqus, di cui è presidente. Il suo ultimo libro si intitola La buona scuola. Cambiare le regole per costruire l’uguaglianza (Feltrinelli, 2022).

Per la scuola il futuro è adesso

Per la scuola -vera emergenza sociale del paese -il futuro è adesso. Anzi forse è tardi, perchè i ragazzi crescono in fretta. Un vero cambiamento può avvenire solo se i decisori pubblici mettono in primo piano l'educazione delle giovani generazioni, assumendosi la responsabilità di fare proposte coraggiose e concrete che possono trasformare la scuola radicalmente e con immaginazione.
Ci sono diverse esperienze in Italia, realizzate con difficoltà e passione, da cui dovremmo imparare ad attingere per creare una nuova scuola più inclusiva e accogliente in cui le diversità e le generazioni possano incontrarsi e dialogare.

Matteo Lancini: psicologo e psicoterapeuta, è presidente della Fondazione Minotauro, dove dirige l’équipe Dipendenze tecnologiche e la sezione adolescenti del Centro di consultazione e psicoterapia. E' docente presso l’Università Milano-Bicocca e l’Università Cattolica di Milano. Collabora con diverse redazioni giornalistiche e scrive per La Stampa. Il suo ultimo libro si intitola Sii te stesso a modo mio. Essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta (Cortina, 2023).

Se non sai cosa fare dai la colpa al cellulare: il ruolo della scuola nell’epoca della fragilità adulta

La fragilità adulta è la cifra distintiva della società attuale, dominata da modelli educativi e formativi che non intercettano il funzionamento psichico, affettivo e relazionale delle nuove generazioni, le quali tendono a ritirarsi da scuola e isolarsi. Cosa fare? Quale funzione dovrebbero svolgere gli insegnanti e gli altri ruoli adulti? Quali iniziative la scuola dovrebbe intraprendere?



Yawp Festival
chevron-down