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YAWP Festival. In piedi sui banchi di scuola è un evento multidisciplinare dedicato al tema dell’educazione, alla sua evoluzione e al suo ruolo nella società. Il Festival è promosso e organizzato dalla Fondazione Francesco Morelli, con la direzione artistica di Benedetta Marietti, il patrocinio del Comune di Milano e il sostegno di Intesa Sanpaolo; special partner Fastweb Digital Academy.
Il termine YAWP, tratto da una celebre poesia di Walt Whitman e reso noto dal film L’attimo fuggente, evoca un urlo liberatorio: un invito a prendere in mano il proprio destino, alla ricerca di autenticità e cambiamento.
Attraverso incontri, dialoghi e laboratori aperti a studenti, insegnanti e cittadini, il Festival stimola una riflessione condivisa sul ruolo della scuola nel presente e sulle sfide che il sistema educativo è chiamato ad affrontare.
Un’occasione di dialogo con la città, per immaginare insieme un’educazione più giusta, più libera, più ispirata.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, prenotazione consigliata.
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Venerdì 31 ottobre, dalle ore 11 alle ore 12.30
YAWP Talent ➡️ Iscriviti qui
YAWP Talent è lo spazio del Festival dedicato ai giovani designer sostenuti dal Grant Francesco Morelli.
In una pitch session aperta al pubblico e in particolare a docenti, professionisti e rappresentanti del mondo start-up, i vincitori del Grant delle ultime tre edizioni presenteranno idee che parlano di responsabilità, impegno, creatività e futuro.
Un’occasione per scoprire e valorizzare i progetti più innovativi di una nuova generazione di talenti.
● Amuza: Lucienne de Waal - Paesi Bassi
Amuza trasforma i movimenti dei bambini in luce: un gioco interattivo da parete in cui divertimento, energia e immaginazione si uniscono in un’esperienza luminosa e condivisa.
● Il canto di Alina: Ilaria Braccialini, Federica Oriente, Denis Shalaginov, Daniele Talenti – Italia
Il canto di Alina è un film duro e realistico, dal linguaggio sporco e ibrido tra fiction e documentario, che trasforma il dolore in un canto di speranza.
● TextileRefuge: Mattia Cappiello, Carola Castiglione, Giacomo Frova, Mattia Macciachini – Italia
TextileRefuge trasforma gli scarti tessili in materiali da costruzione sostenibili, riducendo l’impatto ambientale, abbassando i costi per l’edilizia e generando valore sociale attraverso un uso più equo delle risorse.
● Theta: Uuganzaya Davaasambuu - Mongolia
Theta rigenera fibre preziose, dando vita a “calm objects” senza tempo. Il cashmere, oro morbido, si trasforma in oggetti che ispirano calma, amore e connessione. Seguendo "The Ta” – Thyself – ci ricorda che il presente è ora, e che nella morbidezza si ritrova la quiete interiore.
● Unwoven Memories: Thinh Truong - Vietnam
Unwoven Memories traduce oggetti e ricordi in trame visive e tipografiche che raccontano la memoria collettiva di Colonia Güell. Con Unwoven Reminiscence, il progetto cresce, coinvolgendo i pazienti di Sant Joan de Déu, a Barcellona, che intrecciano le proprie storie in arazzi unici, unendo arte, AI e terapia narrativa.
Presentato da Mery Glez, Head of Visual Arts School - IED Barcelona
IMPARARE ALTROVE
«Sembra esserci nell’uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove». Marguerite Yourcenar, Il giro della prigione
È da altrove che può nascere una nuova idea di scuola: fuori dalle aule, fuori dagli schemi, fuori dagli automatismi, fuori dal presente. Altrove non è solo un luogo fisico, ma uno spazio mentale, immaginario, in cui disimparare per reimparare. È nella multidisciplinarietà degli sguardi, nella contaminazione tra pensiero pedagogico, cultura, arte e società, che si pongono le basi del cambiamento. A YAWP Festival, le parole diventano semi: suggestioni che arrivano da altri mondi per mettere radici nel nostro. Perché per immaginare un’educazione diversa, bisogna avere il coraggio di cercare altrove.
La partecipazione ai laboratori è libera, l'iscrizione è necessaria.
Venerdì 31 ottobre
ore 10.00-13.00 | Laboratorio | Music Rooms
Fastweb Digital Academy con Luca Morano e Emanuele Zancato
AI-powered UX Design
È necessaria una conoscenza pregressa in ambito UX e UI. Ai partecipanti è richiesto di portare il proprio computer portatile.
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ore 10.00-12.30 | Laboratorio | Music Rooms
Lucy sui mondi con Dario Bassani
Come si spiega una cosa difficile nell’altrove digitale?
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ore 10.00-13.00 | Laboratorio | Yes Room
Scuola di scrittura Belleville con Matteo B. Bianchi
Cose che non so di me
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ore 14.30-16.30 | Laboratorio | Music Rooms
Marta Giacomoni, La Girobussola APS
Imparare non ha senso! Strumenti e tecniche per una didattica senza l’uso della vista
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Sabato 1 novembre
ore 11.00-12.30 | Laboratorio | Yes Room
Natked
Out of the desk. Per un apprendimento dinamico
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🎤 Venerdì 31 ottobre: scopri gli incontri e iscriviti qui
ore 17.30-18.10 | Ground Hall
Roberto Battiston
AI in classe: da minaccia percepita a opportunità educativa
Per superare diffidenze e paure, la scuola non può ignorare l’intelligenza artificiale, ma deve integrarla come strumento didattico consapevole. Non si tratta di “nascondere” l’IA agli studenti, bensì di accompagnarli in un percorso che trasformi la sfida tecnologica in un’occasione di crescita culturale ed etica. L’obiettivo è formare cittadini capaci non solo di utilizzare gli strumenti, ma di comprenderne i limiti, le responsabilità e le potenzialità nella società contemporanea.
ore 18.15-18.55 | Ground Hall
Luigina Mortari
Imparare a prendersi cura
Il livello di civiltà di una comunità si misura dall’attenzione che essa riserva all’educazione, che nella tradizione antica, con la paideia, era intesa come formazione spirituale per acquisire l’arte di vivere. Per restituire respiro alla scuola occorre ritornare al significato profondo di educare che, nella sua etimologia latina, indica il coltivare e l’allevare, ma soprattutto l’avere cura: aver cura dell’altro perché impari ad aver cura di sé, nella prospettiva della realizzazione di un tempo buono.
ore 19.00-19.45 | Ground Hall
Laura Silvia Battaglia al-Jalal, Mirea D’Alessandro
A scuola di sopravvivenza, resilienza, resistenza
Dall’alto delle nostre società opulente e in pace, guardiamo con pietà o con sufficienza quei luoghi del mondo dove la scuola è una prima linea per gli studenti e dove insegnare è una scelta politica. Dal Rwanda allo Yemen, dalla Palestina al Bangladesh, i genocidi, le guerre, le dittature, il cambiamento climatico e la povertà fanno delle scuole i luoghi dove il sonno della ragione può generare mostri, oppure dove il seme della dignità e del perdono possono attecchire per future società in pace.
ore 20.00-21.00 | Live performance | Bistrot
Studenti di Sound Design di IED
Echoes from elsewhere. Tracce dall’altrove
➡️ Iscriviti qui agli eventi di venerdì 31 ottobre
🎤 Sabato 1 novembre: scopri gli incontri e iscriviti qui
ore 14.30-15.10 | Ground Hall
Matteo Nucci
Platone: crescere nella bellezza
Tutto in Platone è paideia, ossia educazione dei ragazzi, formazione della loro identità, corpo e anima. In ogni dialogo e dietro ogni riflessione del grande filosofo, brilla la necessità di formare le nuove generazioni. Il modo migliore? Crescere immersi nella bellezza. La bellezza della città, nelle sue vie. La bellezza delle musiche e dei canti. La bellezza di tutto ciò che viviamo quotidianamente. Perché la bellezza plasma l’anima rendendola armonica a ciò che dobbiamo sempre inseguire: il bene.
ore 15.15-16.10 | Ground Hall
Lea Melandri, Renata Morizio
Il corpo a scuola
Se l’aula scolastica è il luogo del sapere istituzionale, è negli angoli meno esposti – dietro la cattedra e sotto il banco – che si relega ciò che da quel sapere viene escluso: il corpo di studenti e insegnanti. La vita intima, la storia personale, la sessualità e i sentimenti non trovano spazio nel discorso scolastico ufficiale. È necessario che l’educazione si rivolga alla persona nella sua interezza se si vuole che la scuola sia lo spazio collettivo in cui la condivisione delle esperienze e dei desideri può essere trasformativa.
ore 16.15-17.10 | Ground Hall
Eraldo Affinati, Espérance Hakuzwimana
Costruire ponti: storie di inclusione e voci per la nuova scuola italiana
Sempre più la scuola ha a che fare con una realtà multietnica, eppure generazioni di studentesse e studenti sono invisibili e con loro origini, radici, identità. In questo periodo di trasformazione sociale e culturale, cosa significa educare? E come immaginare una nuova scuola plurale e aperta? Eraldo Affinati e Espérance Hakuzwimana proporranno esempi di ascolto e responsabilità civile, navigando tra le falle e le speranze del sistema scolastico e provando a suggerire immaginari e possibilità sul futuro.
ore 17.15-17.55 | Ground Hall
Elena Granata
Questa aula non ha più pareti ma alberi
Insegnare significa diventare – a partire dagli insegnanti – spiriti liberi, capaci di abitare le aule e di trasformarle in luoghi di creatività e di benessere. Basta poco e l’aula si dilata, incorpora lo spazio fuori dall’aula, non ha più solo pareti ma anche alberi, alberi infiniti: la piazza davanti alla scuola, le persone per strada, un giardino dove la disposizione di alberi e panchine suggerisce come progettare uno spazio pubblico. Spazi e relazioni, bisogna ripartire ogni volta da qui.
ore 18.00-18.55 | Ground Hall
Nicoletta Bortolotti, Gruppo CDE Creta, Stefano Laffi,
Educare insieme. Verso un altro mondo possibile
Ci sono momenti in cui tutto sembra ancora possibile. Quando il futuro non è scritto, quando puoi essere chi vuoi. A scuola o in un centro di aggregazione giovanile alla periferia di Milano i ragazzi possono trovare la propria strada. La condivisione di scelte, amicizie, trasformazioni, sapere, passioni e valori è un passaggio fondamentale per sentirsi parte di qualcosa e cercare una risposta alla solitudine e alla rassegnazione. Un dialogo a più voci, un confronto tra ragazzi e adulti che cercano sé stessi e imparano a stare insieme.
ore 19.00-20.00 | Story show | Ground Hall
Matteo Caccia
Don’t tell my teacher
Il format di storie Don’t tell my mom, ideato undici anni fa da Matteo Caccia, si trasforma in Don’t tell my teacher, una serata di storie dal vivo in cui i narratori dal palco di Base Milano racconteranno episodi di vita accaduti sui banchi di scuola che sarebbe meglio che i loro insegnanti non conoscessero. Storie raccontate in prima persona per rompere l’imbarazzo e per conoscere qualcosa di più di chi racconta e della scuola di ieri e di oggi.
➡️ Iscriviti qui allo story show di Matteo Caccia
ore 20.00-21.00 | Live performance | Bistrot
Studenti di Sound Design di IED
Echoes from elsewhere. Tracce dall’altrove
➡️ Iscriviti qui agli eventi di sabato 1 novembre

